C'è stato un tempo bellissimo, con tanto sole.
Mi immaginavo il Belgio diverso da come è, Bruxelles è una città piena di contraddizioni.
Non è la capitale precisa e nordica come immaginavo, è un po' sporca e disordinata, ma ha un suo fascino.
Splendida la Grand Place, la cattedrale di San Michele e Santa Gudula illuminata di notte, l'immancabile Manneken Piss che per l'occasione era vestito così:
Non so perchè, ho pensato forse perchè il Royal Standard de Liège aveva vinto non so con chi e c'era un orda di ultras della suqadra che faceva davvero paura in giro per la città gridando "Bruxelles, bruxelles vaffancul".
Con due ragazzi tifosi, che ci hanno aiutato ad orientarci, ci siamo fatte le foto con la maglia della squadra, io e la Singingwolf.
La cosa bella della città è che tutti sono miltilingue e praticamente non si hanno difficoltà nel comunicare, ma anzi sembra di essere in Italia per quanto è facile.
Spettacolare il Museo di Magritte, di cui ovviamente io mi sono perdutamente innamorata, per le sue atmosfere surrealiste di sogno/incubo.
Ho arodato i suoi cieli azzurri con le nuvole, le sue sfere, le sue angosce, le sue ossessioni, i suoi spazi e tempi sospesi, la sua musa/sposa Georgette, le sue case con le luci accese (una mia mania da sempre di guardare le case con le luci accese, che mi danno la sensazione di calore).
La mostra comincia prendendo un ascensore dal piano seminterrato, e salendo da una finestrella trasparente, appare prima un quadro raffigurante dei piedi, poi uno raffigurante delle ginocchia, poi un pube, poi dei seni, e poi i lviso di Georgette!!!Che cosa fighissima!!!
