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STRANA RAGAZZA

martedì 10 maggio 2011

ROMANTICHERIE

Ci sono giorni in cui la testa è altrove.
Dove se accendi l'ipod o la radio tutte le canzoni parlano di te.
Oggi è un giorno di quelli.Seppur ancora malaticcia oggi ero particolarmente romantica, come di solito ci si sente da adolescenti, ma io l'adolescenza non l'ho mai superata.
E tra le varie canzoni questa riascoltandola sembrava parlasse di me.
Ci sono canzoni squarciano il cervello e il cuore.


Sulle pagine bianche cade inchiostro nero, e' il sangue del mio pensiero.
Sono frasi annodate a parole orchidee.
Carezze disegnate, come se fossero vere.


Ed è proprio così ogni volta che scrivo è una parte del mio pensiero che scorre con le parole....

E' questione di sguardi, di un incontro banale.


Ed è questione di sguardi e di voce, si può dire e scrivere quello che si vuole, ma lo sguardo dice molte più cose.

Se partire e fuggire fanno spesso rima,
una cosa è certa questa mattina:
ho paura, a volte, di aver perso qualcosa,
ho paura sempre di rimanere sola.
Di rimanere sola.

Sono partita, per fuggire da una situazione da cui non riuscivo ad uscire, e da cui poi cmq sono uscita un anno dopo la seconda partenza, o magari ancora ci sto dentro ma in maniera diversa.
E ho capito che partire/fuggire non serve a niente.Non vedersi o non incontrarsi non vuol dire riuscire a superare.Poi alla fine ci si rivedeva lo stesso.
E ho paura davvero di aver perso tanto.Sicuramente tanto tempo.
E ho paura di rimanere sola, e domenica in un momento davvero buio, ho pensato di prendere il treno e abbandonare tutto, tornare giù e non stare più qui.Ma così non si aggiusta niente, è di nuovo uno scappare, questa cosa la farò, ma accadrà nel giusto momento.La solitudine del numero primo palindromo.

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