Sono ore che piango dalla notizia della tua morte.
Non puoi morire a 34 anni, tu che la vita l'hai sempre vissuta a pieno con la tua musica, le tue attività e interessi.
Non faccio che pensare alle mail che ci siamo mandati quando stavi per uscire dall'ospedale di Firenze e tornare nella tua amata Matera, dai tuoi cari e dai tuoi animali.
Stupido cancro non sai scegliere le persone da colpire.
Non te.Io e te ci eravamo promessi un caffè nei Sassi e fatti una promessa scherzosa di fidanzarci quando mi sarei ritrasferita a Matera.E tu volevi venire a trovarmi a Perugia.
Stanotte ti aspetto nei miei sogni per prenderci il caffè e poi ballare la pizzica nei Sassi al ritmo dei tuoi tamburelli.
La vita non ha un cazzo di senso.
Informazioni personali
mercoledì 22 gennaio 2014
BALLIAMO NEI SOGNI
sabato 11 gennaio 2014
MEDEA NOMEN MEUM EST
Tra tutti i personaggi della mitologia in questo momento mi sento di essere Medea, sto uccidendo tutto intorno a me.
La mia magia è nera, come nero è il mio cuore.
E stasera che ho avuto tanti baci, fortunatamente la Medea che sta in me ha capito che ha già fatto il massimo del male possibile alla persona dei baci, anche se lui non lo saprà mai.
Sono una brutta brutta persona.
giovedì 9 gennaio 2014
IL MOTIVO DI SIMA
"Fuori la gente è presa, non vede e non sente che vengo da te"
Ci sono canzoni che descrivono perfettamente come mi sono sentita durante il concerto, solo che non sono venuta da te, stavolta i tuoi occhi non mi hanno cercato.
E allora in loop "il motivo di Sima" e si continua a vivere con te mela tuo solito posticino in fondo in fondo all'anima chiuso in una scatola di seta e velluto rosso.
RITMI
Dopo le lunghe vacanze natalizie ho i ritmi del sonno sballati per cui la notte non prendo sonno prima delle 3.Inoltre tra libri da leggere e scoprire le funzioni del mio nuovo tablet il tempo scorre veloce e non mi rendo conto che è notte inoltrata.
Ma non sono l'unica ad avere strani ritmi :-D.
Le mie vicine universitarie che fino a ieri erano silenziosissime oggi si sono fatte sentire eccome.
prima fino all' una ho sentito una voce femminile e maschile parlare e i muri sono così sottili che potevo tranquillamente interagire con la coppia.
Poi si è sentita la tv a tutto volume...e dopo poco un familiare cigolare del letto ;-) , pure abbastanza forte ma con un ritmo totalmente incostante...povera vicina spero le sia piaciuto almeno un po' anche se troppo discontinuo (almeno loro si divertono!!!).
mercoledì 8 gennaio 2014
TUTTO PASSA
Sarà che ne ho passate tante, ma proprio tante, e che senza accorgermene sono diventata forte, ma oggi mi sento molto meglio.
Pensavo che il rientro a Perugia sarebbe stato più traumatico e la tristezza più densa, ma invece nonostante un viaggio da incubo, sto bene.
Grazie geni che mi date sempre la forza per rialzarmi dalle continue sconfitte.
martedì 7 gennaio 2014
VIAGGIO DI RITORNO
Non solo non volevo lasciare Matera, per cui sono partita triste e con il magone, ma sapere con certezza che non avrò mai la mia felicità, fa di questo viaggio DI ritorno a Perugia un vero e proprio strazio.
Ho scoperto che se sale il pianto, le lacrime cadono lo stesso sulle guance e sto bagnando tutto il piumino, e questo con le luci accese e la gente che può vedermi.
ma non mi importa, se le lacrime mandano via un po' della mia disperazione senza speranza.
"andiamo via, ma chiudi in una scatola il tuo cuore..."
lunedì 6 gennaio 2014
ARABA FENICE INFELICE
Questa è stata una serata altamente distruttiva per me.
Sono stata tutta il tempo a pochi centimetri dalla mia felicità, ma lui è ad anni luce da me.
Non mi ha mai guardata negli occhi.
Ad un certo punto mentre io ero nel pieno delle esplosioni del mio cuore, e l'incendio divampava impazzito dentro di me, tanto da avere le guance che bruciavano come avessi la febbre a 40, pur di avere un contatto con lui, ho toccato la stessa sbarra di legno dove era appoggiato anche se a 3 metri da me.
E diventando sempre più cosciente del fatto di amarlo infinitamente, di desiderare più di ogni altra cosa di infilare le mie dita nei suoi capelli, di essere accarezzata da quelle mani, mani forti ma delicate con le lunghe dita, voler essere la macchina fotografica che è poggiata sul suo petto per poter sentire il suo odore, ma capire che mentre desideri ardentemente lui più di ogni altra cosa, arrivando a pensare che tutti i giorni senza di lui, sono non vita e infelicità, lui non prova niente per me.
e quindi avere gli occhi lucidi per metà concerto, e scappare fuori nel momento in cui ho sentito che stavo per mettermi a piangere.
Sono infuocata, sono un'Araba Fenice, ma da dieci anni nello stato di cenere e infelicità.
domenica 5 gennaio 2014
L'APPUNTAMENTO PERFETTO
Ieri notte pensavo che era da tanto tempo che non avevo un appuntamento con un ragazzo, di quelli belli, da film.
E oggi l'ho avuto.È stato tutto perfetto.
Lui mi aspettava, mi ha portato per i luoghi più romantici della città, parlandomi di sé, chiedendomi cose per scoprire come fossi veramente, abbracciandomi, comportandosi nel modo che ho sempre immaginato dovesse essere.
Ed io niente.Ogni volta che cercava di baciarmi o tenermi la mano, me la svignavo in qualche modo.
Anna 0 - vita buttata alle ortiche 100
venerdì 3 gennaio 2014
L'ATTRAZIONE
La sera di capodanno la donna (ma lei si sente ragazza) nata il giorno di San Martino, si è preparata con calma per la festa.
Ha fatto una lunga doccia, un impacco per i lunghi capelli castani ramati, lo scrub per viso e corpo che di solito per fretta e pigrizia non fa, ha idratato il corpo con crema di argan, e asciugato i capelli con calma e dovizia cercando di renderli lisci e non ribelli come al solito.
poi si è messa un vestitino nuovo lungo fino al ginocchio senza maniche, con una fantasia delicata bianca e nera, e stivali al ginocchio chiari di Calvin Klain.Si è truccata in maniera leggera perché già la sua presenza è dirompente.
ultimo tocco la borsetta da polso nera acquistata a Bologna 2 mesi prima, quando per un corso era stata mandata in Emilia, regione abbandonata per sempre due anni prima.
Pronta.Entra nel locale e le 20 persone presenti si girano tutte a guardarla.
Bruno il proprietario del locale che da anni vorrebbe scattasse qualcosa con lei le viene incontro sorridendo e lei saluta lui e poi tutti gli altri, gente che conosce da anni e sconosciuti.
Si toglie la giacca e Nicola un suo vecchio flirt le dice che è molto bella quella sera.
Lei arrosisce anche se si finge sicura.
inizia a parlare con dei ragazzi veneti, poi con altri di Matera che coosce di vista.
E si accorge dell'attrazione che sprigiona, sente che gli uomini presenti in sala la desiderano.
Non è certo la più bella, ma sente di attrarli, gli occhi sul suo viso, sul suo corpo, la desiderano.
Balla e sente che il suo modo di muoversi non lascia indifferenti.
Si sente felice, ma sa che anche se uno di loro le piace, perché ha una delicatezza nei modi e una timidezza che la spingono verso di lui, lei non ce la farà.
il 2013 è stato un anno troppo duro e lei non ha la forza di avvicinarsi a nessun uomo, gli errori sono stati troppi e troppo grandi.Nella vita ci vuole coraggio.Lei è pavida adesso.passerà il tempo e forse riuscirà di nuovo a lanciarsi.adesso è con i piedi e le gambe bloccate nel cemento del passato prossimo e del passato remoto.
Ma attrae come fosse una diva del cinema.Ora irraggiungibile.