50 CENTESIMI E CARTA

50 centesimi e carta.
Ho una figura, la donna precisamente, sono io.
Aspetto la carta.Con una figura non posso sballare.O forse si???O magari mi arriva un altra figura.Un uomo a cavallo.E faccio uno.Troppo poco.O troppo???E poi che cosa farei, ne chiederei un'altra???Ma forse sballo.Ho paura.E poi se mi arriva un re??Un 'altra figura.Uno e mezzo.Troppo poco.O troppo.Ma magari io sono la matta, e ho fatto 7 e mezzo.
Gioco con la vita e con il destino a 7 e mezzo.E attendo la carta.Chissà cosa uscirà.Molto probabilmente sballerò.Non so neanche se poi giocherò.Magari mi ritiro prima.Io non mi aspetto niente.
Gioco a 7 e mezzo, ma nel senso felliniano del termine gioco ad 8 e mezzo.Novella Guido Anselmi, sono persa nel mondo.Presa dal mio mondo onirico più che dalla vita reale.Vivo ma aspetto qualcosa.Un cambiamento.E il mio mondo onirico è sempre più presente.Mentre ogni giorno  desidero sempre più tornare a casa.Sento che devo tornare, ogni  cosa mi porta sempre di più verso Matera.
E pensare che neache un anno fa sentivo la parola "Ti Amo", detta così all'improvviso, inaspettatamente, da colui che era ritroso a dire quelle parole, che sostenerva di pronunciarle solo quando proprio le sentiva, non che non me l'avesse dette prima, ma quella volta è stata speciale, e a voce alta e ferma guardondomi dritto negli occhi.E io credevo di aver costruito qualcosa, un castello di sabbia, che io credevo inespugnabile e di cemento, un castello di sabbia costruito sulla riva, che io credevo lontanissimo dal mare e dal moto delle maree, e invece il mare stava già bagnando le fondamenta fino a che non è arrivato lo tsunami.
Eppure a me sembra una vita fa tutto questo.Un' altra vita, un'altra Anna.
So solo che non ci sono certezze, e che sto giocando a 7 e mezzo.Chissà quando il cartaro deciderà di girare la carta.